In questo articolo:
- Forni fantastici e dove trovarli. Esiste davvero un forno a IR che abbatte i tempi di cottura e asciugatura della vernice? Sì! E lo abbiamo creato noi, per DAB PumpsSfida al potting tradizionale. GIOTTO: l’impianto di resinatura per schede elettroniche compatto, automatizzato e modulare
- Forno a infrarossi VS forno tradizionale: tutti i vantaggi del sistema IR per l’asciugatura della vernice
- Forno IR+ADIA: la soluzione per le aziende che hanno produzioni diversificate e che hanno sposato l’approccio green
Leggi come il forno a infrarossi per l’asciugatura della vernice ha azzerato i tempi di cottura e raffreddamento nella produzione delle pompe DAB.
Forni fantastici e dove trovarli. Esiste davvero un forno a IR che abbatte i tempi di cottura e asciugatura della vernice? Sì! E lo abbiamo creato noi, per DAB Pumps
Immagina un forno a infrarossi che aumenta la velocità di cottura e asciugatura della vernice. E in più riduce i consumi, senza danneggiare i materiali costruttivi della pompa…
… no, non è magia: è il forno con tecnologia IR+ADIA messo a punto dai progettisti industriali di Movingfluid. Il mix perfetto tra irraggiamento a infrarossi e raffrescamento adiabatico. Un forno che risponde a molte sfighe tipiche delle aziende manifatturiere che devono gestire l’asciugatura della vernice e il raffreddamento di un prodotto in tempi rapidi, le stesse che DAB Pumps ci ha chiesto di risolvere.
La richiesta di DAB Pumps: cuocere velocemente il manufatto, riducendo anche i tempi di raffreddamento
DAB Pumps, azienda leader nei sistemi di pompaggio per acqua, progetta e produce soluzioni per la movimentazione idrica affidabili, tecnologicamente avanzate e ad alta efficienza energetica. La richiesta agli sfigasolver di Movingfluid? Cuocere velocemente le pompe DAB e ridurre i tempi di raffreddamento, per poter manipolare i prodotti rapidamente e inviarli subito al packaging e alle spedizioni.
Obiettivi impossibili da raggiungere con un forno tradizionale a gas metano, perché le pompe DAB sono realizzate assemblando materiali con diversa inerzia termica:
- alluminio,
- ghisa,
- plastiche
- componenti elettrici a vista.
Caratteristica che porta con sé ottime performance, ma che ha anche un tallone d’Achille, quando si tratta di asciugare la vernice. Infatti, la cottura di un manufatto così composito, all’interno di un forno a metano, ha delle conseguenze importanti sul prodotto e sul processo.
1 – Deformazione dei materiali plastici ed elettrici
Con la cottura nel forno tradizionale è molto probabile danneggiare i componenti plastici e i cavi elettrici, perché questi materiali sono meno resistenti al calore rispetto alla ghisa e all’alluminio: su base tempo, se vengono essiccati alla stessa temperatura dei componenti in leghe e metalli – che invece hanno una maggiore inerzia termica – possono facilmente deformarsi. Ma per poter asciugare ghisa e alluminio è necessario portare il forno a una temperatura elevata, vicina al punto di deformazione delle plastiche…Un dilemma da cui è difficile uscire, utilizzando un forno tradizionale a metano.
2 – Lunghi tempi di raffreddamento
I tempi di raffreddamento sono molto lunghi. Infatti, nei forni tradizionali, il manufatto è completamente immerso in una camera calda, dove assorbe moltissima energia che poi impiega diverso tempo per disperdersi, una volta che il prodotto è stato tolto dal forno. Di conseguenza, l’azienda deve necessariamente prevedere grandi spazi di stoccaggio, dove raffreddare i manufatti. Un’operazione che può richiedere 3 o 4 ore, nel caso delle pompe DAB (e giorni nel caso di prodotti di grandi dimensioni).
3 – Costi di stoccaggio elevati e rallentamenti
A seconda della velocità di produzione, l’area dedicata al raffreddamento e allo stoccaggio deve essere proporzionalmente molto più vasta di quella del forno. Infatti, spesso il manufatto permane nell’area di cottura solo per un’ora e in quella di raffreddamento per un tempo fino a quattro volte tanto. In termini economici questo si traduce in: costi elevati di stoccaggio, rallentamenti nelle spedizioni e nella gestione degli ordini di lavoro, e ulteriori costi indiretti da dover sostenere.
I nostri sfigasolver hanno azzerato tutte queste sfighe.
Come? Con una soluzione che unisce tecnologia a infrarossi e automazione: il forno IR+ADIA.
Il forno a infrarossi di Movingfluid che abbatte i tempi: da xxx ore a xxx ore per la cottura, da 3 ore a 10 minuti per il raffreddamento
Immagina un forno con le pareti rivestite di lampade a infrarossi. Immagina ora di poterle pilotare e quindi accendere e spegnere le lampade a zone: on/off, come le lampadine di casa. Immagina di poter irradiare un’area alla massima potenza e un’altra alla potenza minima, quando vuoi e per il tempo che ti serve.
Magia?
No.
È IR+ADIA.
Il forno a infrarossi progettato dagli sfigasolver di Movingfluid è esattamente questo: un sistema che sfrutta tutta la potenza dell’automazione e degli infrarossi e che ha permesso a DAB Pumps di abbattere i tempi di cottura e di raffreddamento delle pompe. Ecco i risultati raggiunti:
- Tempi di cottura minimizzati: prima di IR+ADIA, il tempo di cottura delle pompe DAB era di xxx. Dopo aver installato i forni IR+ADIA, è sceso a xxx.
- Tempi di raffreddamento in picchiata: prima di IR+ADIA, le pompe uscivano dal forno tradizionale a una temperatura di 80° e per arrivare a 30°-35° (cioè, la temperatura che consente agli operatori di maneggiare la pompa senza danneggiare la vernice) impiegavano circa 3-4 ore. Oggi, dopo aver installato IR+ADIA, le pompe escono dal forno a infrarossi a una temperatura di 50° e raggiungono i 30° in circa 5-10 minuti.
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Forno a infrarossi VS forno tradizionale: tutti i vantaggi del sistema IR per l’asciugatura della vernice
Vediamo ora quali sono i vantaggi del nostro forno a infrarossi, rispetto a un forno tradizionale alimentato con gas metano.
Riscaldamento a zone, cottura omogenea e senza danni
I forni a infrarossi basati sulla tecnologia IR+ADIA di Movingfluid possono essere pilotati in modo da irradiare il calore in zone diverse, con potenze diverse per adattarsi al tipo di materiale e alle sue caratteristiche: l’area della pompa in ghisa viene irradiata con una potenza alta, quella in alluminio con una potenza inferiore e quella dove si trovano i componenti in plastica e i cavi, con una potenza minima.
In questo modo, è possibile scaldare la ghisa – che è il materiale più energivoro della pompa – senza surriscaldare gli altri materiali, cuocendo il manufatto in tutte le sue parti e preservando l’integrità di ogni componente.
Cosa succede invece se il forno è tradizionale?
Non c’è questa possibilità. È necessario portare il calore alla temperatura di essiccazione della ghisa per far sì che la vernice che la copre si asciughi; ma nel lasso di tempo necessario a scaldarla, i componenti più deboli possono deformarsi.
Assorbimento differenziato dell’energia e tempi di raffreddamento rapidi
Gli infrarossi penetrano il substrato di vernice e cuociono solo quello, in modo che i singoli materiali assorbano esclusivamente l’energia necessaria a essiccare la superficie. Quindi, i materiali come la ghisa vengono irradiati con maggiore potenza, assorbendo maggiore energia, mentre i materiali più delicati, come la plastica, vengono irradiati più debolmente, assorbendo meno energia. In questo modo, il manufatto risulta meno carico di calore nella sua completezza e una volta uscito dal forno, impiega meno tempo per raffreddarsi. Dopo qualche minuto, può essere manipolato senza temere di scalfire la superficie verniciata ed è pronto per proseguire la sua strada verso le altre fasi della produzione (finiture di montaggio, imballaggio, stoccaggio, spedizione).
E nel forno tradizionale?
È necessario portare il manufatto a una temperatura elevata. Così però il prodotto, nel suo complesso, si carica di molta energia, cioè di calore, che richiede molto tempo per disperdersi. Ecco perché i tempi di raffreddamento sono più lunghi.
Asciugatura a basso consumo, zero sprechi e ottimizzazione dei costi energetici
I forni a infrarossi di Movingfluid sono modulari: hanno diversi punti radianti, che puoi accendere e spegnere quando vuoi, variando la potenza in base al materiale da scaldare. Si adattano alla produzione in tutto e per tutto:
- alle dimensioni del manufatto (piccole, medie o grandi)
- al tuo ciclo produttivo, perché puoi tenere il forno spento per il tempo necessario e accenderlo solo quando arriva il prodotto verniciato da asciugare
In questo modo puoi utilizzare solo l’energia necessaria, quando è necessario, riducendo fortemente gli sprechi e i costi.
I forni tradizionali, invece, devono mantenere sempre una certa temperatura, indipendentemente dalle dimensioni del pezzo da essiccare e per tutta la giornata lavorativa. Se si verificano dei rallentamenti nella produzione, il forno deve rimanere comunque acceso: uno spreco di energia e un costo importante da mettere in conto.
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Potenza modulabile, zone di irradiamento pilotabili, accensione/spegnimento quando necessario, risparmio energetico, risparmio nella verniciatura, riduzione dei consumi.
Queste le caratteristiche dei forni a infrarossi progettati dai nostri sfigasolver, che trovano la massima applicazione:
- nelle aziende manifatturiere che producono componenti diversi per dimensioni e caratteristiche,
- nelle aziende che producono lo stesso prodotto a ciclo continuo e che hanno investito nelle energie rinnovabili (acquisto di energia elettrica green, pannelli fotovoltaici, autosufficienza energetica).
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