In questo articolo:

 

Lavaggio automatico IBC: processi che diventano sostenibili

Se all’interno del tuo stabilimento utilizzi serbatoi IBC, sicuramente ti sarai trovato nella necessità di dovere ottimizzare al massimo le operazioni di lavaggio cisternette IBC per il loro riutilizzo, risparmiando quanto più possibile tempi e costi richiesti da una fase che, di fatto, non genera alcun profitto diretto.

Questa case history ti mostrerà come proprio l’automazione del processo di lavaggio IBC abbia assicurato al nostro cliente un efficientamento tale da ridurre del 71% i costi di questa attività, incidendo in maniera significativa sui margini dell’intero processo.

Ottimizzare la procedura di ripristino serbatoio in modo da generare un maggiore profitto rispetto all’intero ciclo produttivo è dunque possibile? Il risultato da noi ottenuto è stato definito un miracolo dal cliente stesso, un brand tra i principali produttori di fertilizzanti in Germania, che difficilmente avrebbe creduto di arrivare a tanto quando ci ha espresso le sue esigenze: “Non possiamo più permetterci che un lavoro a basso valore aggiunto generi tanti costi e rifiuti, oltre ad essere decisamente insalubre e pericoloso per gli operatori”.

Dati alla mano, il nostro affiancamento ha di fatto consentito al nostro referente di risparmiare oltre 40.740 € all’anno intervenendo unicamente sul processo di lavaggio cisternette.

Una sfida vinta apportando valore aggiunto in più direzioni:

  • riduzione costi lavaggio
  • velocizzazione procedure
  • migliore qualità
  • maggiore sicurezza per gli operatori

Una soluzione facilmente inseribile in qualsiasi contesto produttivo, minimamente impattante dal punto di vista dello spazio (a conti fatti, ne servirà di meno!) senza sconvolgere il layout delle linee produttive.

Molti sono i settori di riferimento che possono godere della stessa esperienza. Probabilmente anche il tuo.

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È il primo passo da fare.

 

Lavaggio automatico cisternette IBC: la marcia in più per molti settori

I serbatoi IBC vengono impiegati per il contenimento e il trasferimento di liquidi nei più svariati ambiti produttivi. Industria chimica, farmaceutica, edilizia, agricoltura, ma anche il settore enologico e quello alimentare – solo per citarne alcuni – utilizzano le cisterne IBC come contenitori di stoccaggio di sostanze liquide.

Perfettamente idonee a un trasporto agevole e allo sfruttamento ottimale degli spazi grazie alla loro forma cubica, le cisterne vengono così riempite con colle, adesivi, inchiostri, cosmetici, olii, liquidi alimentari. Sostanze destinate a un utilizzo successivo nel contesto dello stabilimento stesso, ad esempio per impiego all’interno di un ciclo produttivo, o da consegnarsi a un cliente esterno con formula “vuoto a rendere”.

Una volta svuotati, gli IBC necessitano di un accurato lavaggio prima di essere riutilizzati, sia nel caso in cui si proceda a nuovo riempimento con il medesimo prodotto, sia che vengano colmati con liquidi diversi.

La scelta di utilizzare cisternette IBC è una scelta eco-friendly, che ci introduce alla cultura del riutilizzo, evitando la generazione di rifiuti e la produzione di contenitori supplementari, con implicito dispendio di energia e impiego di nuova materia prima.

Affiancare il nostro cliente in questa scelta ecosostenibile per l’ambiente, rendendone sostenibili anche i costi, è stato per noi un dovere. Non una commessa da realizzare, ma una scommessa da vincere.

Protagoniste di questa case history sono cisternette IBC da 1000 litri in polietilene ad alta densità e ad alto peso molecolare, protette da una gabbia tubolare in acciaio zincato e fissate su una pedana. Nel 90% dei casi, questa è la tipologia di contenitore IBC utilizzato dalle aziende, offrendo la plastica costi ridotti, uniti a versatilità e una discreta facilità di movimentazione.

In alternativa alla plastica, è possibile scegliere di utilizzare cisterne IBC in acciaio INOX. Sicuramente più costose sia al momento dell’acquisto, sia in fase di smaltimento, i serbatoi realizzati in questo materiale offrono caratteristiche di robustezza, antistaticità, ignifugicità, igiene e sicurezza. In presenza di determinate sostanze, il loro utilizzo è imprescindibile.

La soluzione di automazione lavaggio cisternette IBC che stiamo per illustrarvi è perfettamente applicabile sia ai contenitori in plastica, sia ai contenitori in acciaio INOX, con configurazioni mirate per garantire in entrambi i casi la riduzione drastica di tempi e costi, assicurando al contempo maggiore qualità e sicurezza per gli operatori.

Automazione lavaggio cisternette IBC 1000 litri - macchina in fase di lavorazione
Lavaggio automatico cisternette IBC 1000 litri: macchina in fase di lavorazione

 

Lavaggio cisternette: cosa deve cambiare

Quando incontriamo il cliente, questa la situazione che ci descrive e che non può in alcun modo continuare.

In azienda vi è la necessità di lavare circa 10/15 IBC ogni giorno. L’operazione viene di norma svolta manualmente da un operatore che impiega almeno 4 h al giorno, in ambiente esterno, per il lavaggio degli IBC con idropulitrice.

Il lavaggio manuale è dispendioso e pericoloso: movimentare manualmente 50 kg non è facile, i movimenti non sono ergonomici, la presa non è sicura. A queste difficoltà vanno ad aggiungersi condizioni di lavoro spesso insidiose, con pavimenti bagnati e scivolosi.

Oltre a trattarsi di un lavoro sporco, scomodo e insalubre, l’operazione di lavaggio cisternette con idropulitrice non è affatto ecologica, generando abbondanti rifiuti. Arriviamo a parlare anche di 800 litri al giorno di acque reflue da smaltire. Acqua preziosa, gettata via inutilmente, che allontana l’azienda da qualsiasi possibilità di rientrare nei parametri di azienda sostenibile e di fruire eventualmente di possibili agevolazioni fiscali.

Last but not least, il lavaggio cisternette manuale si presenta per il nostro cliente come decisamente antieconomico.

Facciamo due conti: al costo aziendale di circa 20 €/h, la manodopera lavaggio IBC costa al cliente 19.200 €/anno. I costi di smaltimento derivanti sono pari a 38.400 €/anno, per un totale di 57.600 €/anno.

Cisterna IBC in plastica prima e dopo il lavaggio automatico - vista interna
Cisterna IBC in plastica prima e dopo il lavaggio automatico – vista interna

Qualunque dimensione abbia la tua azienda,
aumenta l’efficienza dei processi a partire da questa chiamata.

 

Soluzione applicata: una straordinaria esperienza di lavaggio

Movingfluid ha supportato il cliente con un’analisi situazionale, completa di analisi costi e fattibilità, suggerendo infine l’inserimento di un macchinario realizzato ad hoc per automatizzare il lavaggio delle cisternette.

Una soluzione efficace, economica ed altamente ecologica, in nessun modo impattante sui processi operativi esistenti.

In base alle condizioni rilevate e in funzione delle esigenze espresse, i nostri tecnici hanno definito la più efficace configurazione del dispositivo al fine di garantire i migliori risultati.

Di seguito le caratteristiche distintive dell’impianto di lavaggio automatico IBC implementato per il nostro cliente:

  • lavaggio in alta pressione a 150 bar
  • ciclo di pulizia rapido, di soli 3 minuti
  • eliminazione totale di agenti chimici: la tecnologia applicata utilizza esclusivamente acqua calda a 50°C, assicurando una perfetta pulizia nel rispetto dell’ambiente.
    Si tenga presente che, nel caso in cui l’azienda avesse la necessità di sanificare il contenitore rendendolo così idoneo – ad esempio – al contatto con gli alimenti, è possibile prevedere un risciacquo finale con sanificazione chimica.

 

Come funziona l’impianto di lavaggio automatico cisternette?

Un operatore posiziona accanto alla macchina l’IBC da ripristinare. Una volta selezionata la ricetta di lavaggio tramite pannello touch, è possibile procedere ad abbassare la testina utilizzando l’apposito comando e avviare il ciclo. La testa di lavaggio inizia la sua rotazione e, contemporaneamente, spruzza l’acqua di lavaggio in ricircolo a 150 bar 50°C.

Al termine del lavaggio, la macchina passa automaticamente al risciacquo e inietta acqua pulita nel sistema. L’acqua di risciacquo viene quindi aspirata dalla rete.

Come è evidente, il tempo della manodopera risulta notevolmente ridotto, con impiego di un unico operatore per 1 h al giorno.

Quadro comandi per lavaggio automatico IBC
Quadro comandi per lavaggio automatico IBC

 

Mai più senza: i plus del lavaggio automatico IBC

Oltre ai considerevoli benefici economici, che analizzeremo nel dettaglio sotto, sono molteplici le ragioni per scegliere un impianto di lavaggio automatico cisternette IBC.

Una scelta che non ammette alternative, se si considerano le seguenti irrinunciabili caratteristiche del sistema:

  • User friendly: gestione semplificata delle operazioni di lavaggio. L’operatore deve solamente posizionare il serbatoio sulla macchina e rimuoverlo al termine del ciclo di lavaggio, impostando manualmente i parametri dal quadro comandi.
  • Versatile: la macchina dispone di diversi programmi di lavaggio (eco wash, lavaggio normale, lavaggio intensivo). Sarà così possibile scegliere di volta in volta il trattamento più opportuno in funzione del livello di sporco e della tipologia di sostanza da rimuovere.
  • Veloce ed efficace: un unico operatore gestisce tutte le operazioni del sistema in tempi rapidi: a parità di tempo impiegato, un numero maggiore di IBC risulterà pronto per un nuovo utilizzo.
  • Maggiore qualità: il getto d’acqua è potente, controllato e multidirezionale, non soggetto agli inevitabili scompensi caratteristici di un’operazione manuale. Le ricette di lavaggio sono ottimizzate per tipologia di sporco.
  • Sicuro per le persone: il lavaggio manuale non è più sostenibile. Questo sistema azzera rischi e problemi di salute, azzerando l’esposizione dei lavoratori a prodotti chimici ed eliminando insidie quali la scivolosità dall’ambiente di lavoro.
    All’operatore è soltanto richiesto di posizionare la cisterna e rimuoverla al termine. Il tutto all’interno di un’area riparata e non più all’aperto, visto che l’acqua sporca non sarà più versata sul pavimento, ma raccolta per essere rimessa in circolazione.
  • Sostenibile: riduzione dei consumi di acqua con conseguente contenimento dei reflui generati pari all’80%. Anziché venire dispersa nell’ambiente per essere destinata allo smaltimento, l’acqua viene riciclata per la prosecuzione del lavaggio automatico. Un sostegno concreto per ridurre i costi di acquisto e smaltimento dei liquidi di lavaggio, ottimizzando le operazioni e migliorando i risultati.

Vantaggi operativi immediati e tangibili.
Veniamo al dunque. Concretamente quale risparmio hanno generato?

 

I risultati ottenuti: facciamo i conti

A conti fatti, di seguito i risparmi di cui il nostro cliente ha potuto beneficiare:

Costi manodopera e smaltimento acque residue:       riduzione del 75%

Costi totali lavaggio:                                                           riduzione del 71%

Ogni dettaglio nella tabella che segue:

DESCRIZIONE COSTO VALORE UNITARIO VALORE TOTALE ANNUALE

LAVAGGIO MANUALE

Costo della manodopera impiegata per i lavaggi manuali

20 €/h

4 h/giorno

€ 19.200

Costo smaltimento acque reflue

0,2 €/l

800 l/giorno

€ 38.400

Totale

€ 57.600

LAVAGGIO AUTOMATICO

Costo della manodopera impiegata per i lavaggi manuali

20 €/h

1 h/giorno

€ 4.800

Costo smaltimento acque reflue

0,2 €/l

200 l/giorno

€ 9.600

Costo energia per utilizzo macchina

0,2 €/KWh

20 KWh al giorno

€ 960

Costo consumabili e ricambi

€ 1.500

Totale

€ 16.860

RISPARMIO

€ 40.740

ROI

4 MESI

 

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