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Misurare il lead time di produzione per ridurlo e migliorare i processi: ecco alcune soluzioni Movingfluid per abbassare i tempi di produzione. Leggi di più.

 

Lead time di produzione: non è solo una questione di numeri…

Quanto tempo trascorre dalla richiesta di un cliente all’evasione della commessa da parte della tua azienda? Fila sempre tutto liscio oppure ci sono ritardi e fermi produttivi?

Misurare e analizzare il lead time di produzione – ovvero il tempo necessario a realizzare e consegnare un prodotto – permette di avere un quadro completo di quello che accade e di come sono gestite le risorse operative. 

Non è solo questione di numeri, però. O meglio: i numeri sono importanti, ma l’aspetto fondamentale è la comprensione e lo studio approfondito di ogni fase della produzione. Ridurre il lead time, infatti, corrisponde a ottimizzare il ciclo di produzione.

In molti casi, anzi, nella maggior parte, significa trovare un modo intelligente di risolvere (o prevenire) le sfighe tipiche di ogni settore industriale. Più avanti ti racconteremo in che modo Movingfluid ha sviluppato delle soluzioni che avessero questo obiettivo.

Prima, però, partiamo da una domanda.

Quanti lead time esistono?

A seconda che si ragioni in ambito industriale, commerciale o di gestione della supply chain, esistono diverse tipologie di lead time:

  • il lead time di produzione rappresenta il tempo necessario per la fabbricazione di un componente o l’assemblaggio di un prodotto
  • il customer lead time è il tempo che intercorre tra la richiesta del cliente e la sua soddisfazione da parte dell’azienda
  • il lead time di approvvigionamento indica il tempo necessario per ottenere le materie prime, i componenti o le attrezzature necessarie per realizzare il prodotto o il servizio richiesto.

 

Calcolare i tempi di produzione è il primo passo, ma senza controllo non si va lontano

Il lead time di produzione varia da settore a settore (e da un processo all’altro), ma viene calcolato quasi sempre sulla base dei seguenti fattori:

  • durata delle diverse fasi produttive
  • tempi di trasferimento tra le diverse fasi del processo
  • tempi di attesa per le attività di verifica, certificazione ed emissione dei documenti
  • logistica della consegna
  • eventuali tempi di permanenza dei materiali durante il processo.

Il dato ottenuto sarà un numero, un risultato teorico che rappresenta un punto di partenza, ma che richiede altri step. Occorre infatti un sistema di controllo avanzato della produzione, che tenga conto di tutto ciò che può influenzare il lead time, come la disponibilità di personale e attrezzature, i problemi di qualità, l’approvvigionamento di materiali e materie prime. In questo modo, sarà possibile conoscere realmente i tempi e verificare che rispettino gli accordi con il cliente.

Il sistema dovrà tenere conto di tutto ciò che può influenzare il lead time, come la disponibilità di personale e attrezzature, l’approvvigionamento di materiali e materie prime, ma anche di alcune criticità (leggi: le sfighe). Come sa bene ogni responsabile di produzione, infatti, possono esserci dei problemi di qualità del prodotto, che richiedono quindi una nuova lavorazione, oppure può esserci un picco di lavoro che l’impianto non riesce a gestire, perché tarato su altre esigenze. Così il lead time aumenta e diventa difficile evadere le commesse nel rispetto degli accordi.

 

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Lead time di produzione: come ridurlo nella verniciatura e resinatura industriale? Ci ha pensato Movingfluid con GIOTTO

L’obiettivo è chiaro: ridurre i tempi di produzione. Prima di tutto perché rispondere in modo rapido alla richiesta di un cliente ti rende un fornitore affidabile, ma questo non è l’unico vantaggio. Abbassare il lead time vuol dire anche avere:

  • pochi stock di materiali in lavorazione
  • meno capitale immobilizzato
  • possibilità di anticipare la fatturazione

Come si arriva a questo risultato? Con l’analisi approfondita, una forte dose di competenza e delle idee fuori dagli schemi. Come quella che ha portato a realizzare GIOTTO, una macchina versatile, compatta e personalizzabile, che riduce i tempi di asciugatura nella verniciatura industriale.

Nato dall’esperienza degli sfigasolver, GIOTTO è un sistema modulare che esegue verniciatura, colatura, cottura, asciugatura, appassimento, in modo automatico: gli operatori devono soltanto controllare il pezzo all’uscita. Grazie a GIOTTO, abbiamo reso più veloci i processi di molte aziende e adesso ti spieghiamo in che modo.

1.   Resinatura per schede elettroniche: tempi di produzione più veloci e stop alla colatura manuale

C’era una volta il potting tradizionale, poi è arrivato GIOTTO. La resinatura delle schede elettroniche e la successiva asciugatura (o la polimerizzazione UV) possono diventare processi molto più sicuri e veloci con una macchina automatica. GIOTTO, che nasce per la verniciatura dei dischi freno, ha un sistema di misurazione e dosaggio automatico delle resine bi-componenti e delle resine a UV: niente più errori umani, niente rischi per gli operatori e lead time di produzione ridotto.

 

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2.   Verniciatura e asciugatura rapida a IR e raffreddamento adiabatico per tagliare i tempi di produzione

Nell’automotive e in tutti gli altri settori industriali che prevedono processi di verniciatura, GIOTTO è la soluzione per gestire automaticamente tutte le fasi del processo: tempi e ciclo rapidi, qualità costante e ottimizzazione degli spazi sono i suoi punti di forza.

La macchina incorpora IR+ADIA: utilizza gli infrarossi per cottura ed essiccazione, e successivamente il raffreddamento adiabatico. In questo modo si azzerano i problemi legati al trasporto dei pezzi, si abbassano i consumi energetici e i tempi di produzione, con un impatto positivo sull’intero processo e sull’azienda.

 

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Ridurre i tempi di produzione e gli sprechi automatizzando la colorazione della colla: una soluzione per il settore carta tissue

Grazie all’automazione industriale ,le aziende possono evitare moltissime sfighe legate all’intervento umano nella produzione. Meno errori, in sostanza, più qualità. Tutto questo si traduce in consegne rispettate e clienti più soddisfatti, ma anche in un minor lead time di produzione e in consumi energetici ridotti.

In questo ultimo esempio, vediamo il caso delle aziende che producono carta tissue. Un settore che utilizza principalmente due metodi per applicare decorazioni sui veli: la stampa del motivo grafico in una fase successiva alla laminazione e la colorazione della colla con applicazione della grafica direttamente in fase di laminazione. L’ultimo sistema, più economico, è però molto soggetto all’errore umano – quindi a cali della qualità nel prodotto finale – perché la colla colorata è preparata a mano.

Ed è qui che Movingfluid è intervenuta, creando un sistema automatico che risolve questa e molte altre sfighe. Touchmix è progettato per miscelare inchiostro e colla liquida in quantità costanti per tutto il ciclo produttivo: niente più sprechi, solo certezze. Qualità costante e tempi certi.

 

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