In questo articolo:

Con le soluzioni Movingfluid puoi ridurre i costi di produzione automatizzando e ottimizzando i processi. Scopri alcuni casi studio di successo.

 

Produzione flessibile: cos’è, come applicarla in azienda e un esempio che cancellerà qualsiasi tua obiezione

Per avere il massimo controllo, le aziende di oggi devono scegliere la produzione flessibile. Può sembrare controintuitivo, ma non lo è affatto: in un’epoca di cambiamenti continui, come quella in cui viviamo, adattarsi è la strategia per sopravvivere e prosperare. Non sono le parole di un fuffa guru del marketing prestato al mondo industriale, ma le considerazioni di chi questo mondo lo conosce a fondo, perché ci lavora da anni. 

 

La flessibilità di produzione è l’unico approccio che risponde con efficacia alle dinamiche mutevoli del mercato e alle esigenze dei clienti. È una questione di tecnologia, certo, ma anche di strategia aziendale e gestione operativa, poiché mira a ottimizzare i processi produttivi per massimizzare la qualità e la rapidità di risposta ai cambiamenti.

È teoria, ma è anche pratica. E più avanti ti spiegheremo in che modo lo abbiamo declinato nel nostro campo d’azione – la movimentazione fluidi – per risolvere alcune sfighe dei nostri clienti.

 

Industria 4.0 e Flexible Manufacturing System: di cosa parliamo

Oggi, la produzione industriale può contare sulle automazioni, sull’intelligenza artificiale, sull’Internet of Things (IoT). Il cuore dell’industria 4.0 è il Flexible Manufacturing System (FMS): un sistema formato da centri di lavorazione collegati tra loro, all’interno dei quali lavorano i robot industriali che svolgono diverse attività, con una programmazione centralizzata. Gli FMS rendono flessibile una produzione che prima era statica, ingessata, rigida – e quindi poco incline a rispondere con celerità a un cambio di scenario. La flessibilità, invece, permette di riconfigurare le risorse rapidamente, di avere maggiore controllo sulla qualità dei pezzi, di diversificare le lavorazioni, di diminuire il lead time di produzione.

 

Flessibilità vuol dire meno sfighe, o meglio: maggiore successo nel prevederne di nuove per evitarle e risolvere quelle già esistenti. 

 

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Quali sono le caratteristiche e i vantaggi di un sistema flessibile?

La flessibilità in un sistema produttivo riguarda diversi aspetti, come: 

 

  • la capacità delle macchine di adattarsi a diverse lavorazioni senza richiedere cambiamenti significativi
  • la facilità con cui i componenti possono essere spostati attraverso il processo produttivo
  • la capacità di un sistema di eseguire diverse operazioni senza reingegnerizzare i processi.

 

I sistemi flessibili, che combinano al loro interno diverse macchine e diverse lavorazioni, sono progettati con attenzione per soddisfare il rispetto di elevati standard qualitativi e offrire altri vantaggi che sono alla base della competitività aziendale.

 

Questi sistemi rispondono in maniera rapidità ai cambiamenti del mercato e alle variazioni della domanda, sono veloci e precisi, facili da configurare. Inoltre, con il loro utilizzo si riducono i tempi di fermo e di manutenzione. 

E poi… beh, c’è un’ultima cosa da dire, al riguardo, ed è una cosa importante: puoi averne uno anche nella tua azienda. In che modo? Ti basta contattare gli specialisti di Movingfluid, che progetteranno per te una soluzione in grado di risolvere le sfighe legate alla produzione.

Meno sprechi, più qualità.
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Credi sia impossibile?
Non lo è. Non per noi.


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GIOTTO: la sfida della produzione flessibile chiama, Movingfluid risponde

Forse ci hai già provato. Forse volevi cambiare, automatizzare, ma poi ci hai rinunciato. Magari non hai trovato il partner giusto, non hai trovato Movingfluid. 

 

Siamo sfigasolver per un motivo: affrontiamo i problemi dei nostri clienti proprio come se fossero i nostri. E realizziamo soluzioni che molto spesso vanno anche oltre le aspettative, risolvendo non una ma tante sfighe contemporaneamente, e lasciando al loro posto un bel numero di vantaggi. 

 

Non ci credi? Non devi farlo, non sulla parola. 

Per questo ti raccontiamo i fatti

 

E i fatti, in questo caso, hanno un nome: GIOTTO. 

 

Si tratta di un impianto di produzione flessibile, un sistema modulare per la verniciatura e la colatura industriale, che abbiamo ideato e progettato per verniciare i dischi freno. 

 

GIOTTO può essere configurato in base all’attività da svolgere, aggiungendo moduli che effettuano lavorazioni come:  

 

  • verniciatura a liquido o a polvere 
  • colatura di resine 
  • cottura a infrarossi, a induzione, UV o ad aria calda
  • asciugatura 
  • appassimento


All’interno di ogni stazione, ci sono robot di verniciatura che vengono programmati. Il processo, quindi, è del tutto automatizzato: l’operatore deve solo inserire i componenti da verniciare all’interno della macchina, controllare il processo, riprendere i pezzi in uscita. 

 

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IR+ADIA: la tecnologia che coniuga flessibilità e rispetto dell’ambiente, per diversificare la produzione e abbracciare l’approccio green

GIOTTO può essere personalizzato a seconda delle richieste del cliente, per adattarlo alle diverse esigenze di produzione e agli spazi dell’azienda. Tutto, in questo sistema, è all’insegna della flessibilità: non a caso, dalla sua prima applicazione per la verniciatura dei dischi freno, è stato poi impiegato anche in molti altri settori manifatturieri. 

 

Un caso è quello della resinatura delle schede elettroniche, un processo in cui l’intervento manuale può far diminuire la qualità del prodotto ed esporre gli operatori a dei rischi. L’automatizzazione proposta da Movingfluid, invece, ha rivoluzionato l’applicazione delle resine bi-componenti.

 

In che modo? 

 

All’interno di GIOTTO, nei moduli di resinatura, l’operazione avviene grazie a dei robot – il che vuol dire zero rischi per i lavoratori. Massima qualità e velocità costanti, sempre sotto controllo.

 

E le resine a UV? 

 

In questo caso, Movingfluid ha progettato una macchina oscurata e sigillata, nella quale avvengono sia la colatura che la polimerizzazione delle resine con lampade a UV: il prodotto entra, viene dosato, viene polimerizzato ed esce. Anche in questo caso, con zero rischi per l’operatore, alti standard di qualità e un risparmio notevole in termini di tempo e spazio. 

 

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Risolviamo per te le sfide (e le sfighe) della movimentazione fluidi: perché non metterci alla prova?

L’esempio di cui abbiamo appena parlato è esemplare, nell’ambito della produzione flessibile. GIOTTO ha risolto moltissime sfighe per aziende manifatturiere e siamo certi che potrà aiutare anche te. Se invece non è la soluzione giusta, i nostri di Movingfluid ne troveranno ne progetteranno una ad hoc.

 

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